Elisa Spagnoli è un’artista difficilmente collocabile in una corrente precisa perché la sua formazione si è mossa
trasversalmente su diverse linee espressive, attraversandole e superandole, ma restando sempre fedele allo
stile che le è proprio: una pittura frutto di riflessione, non di impressione.
La sua forza sta nella capacità di assorbire ed elaborare l’eredità della grande tradizione pittorica toscana che si
riconosce In particolare nei suoi paesaggi dalle prospettive dilatate in atmosfere sospese e silenziose, trattati
con quell’intensità cromatica tipica del fenomeno naturale ma che, allo stesso tempo, trasmettono un vago
senso di smarrimento.
Un mondo “altro” rispetto alla realtà o, quantomeno, un ordine superiore di realtà che colpisce per l’apparente
semplicità di ciò che rappresenta, una pittura che non manca certo di carattere nell’accostarsi liberamente ai
modelli del passato o, al contrario, nell’esplorare I misteriosi percorsi associativi della mente che trascendono
la composizione tradizionale.
Nelle sue opere Elisa Spagnoli segue spesso percorsi che fanno emergere I tratti inconfondibil del suo vissuto
personale legati al mondo dell’infanzia, dei suoi sogni di bambina, in una ricerca che non si esaurisce mai verso
quelle spinte emozionali dalle quali trae la sua ispirazione.
Alla rappresentazione di un mondo sempre più sopraffatto dalla razionalità e dalla logica, Spagnoli oppone il
linguaggio silernzioso del sentimento che privilegia l’aspetto emotivo della realtà piuttosto che quella visibile,
un equilibrio felice tra intelletto e sentimento.
Velia Gini Bartoli