Recensioni
12 Luglio 2019 Antonio Da Forno, Castiglioncello
Una vera bella sorpresa di Elisa Spagnoli
Quando gli occhi si posano sul quadro è come vedere in un tutt’uno una intera sinfonia!
Il quadro appare tripartito e nel guardarlo si scompone e ricompone l’insieme di immagini per cogliere il senso che dall’interno lo sostiene e lo spiega. E appare il senso della vita. Della vita di ogni persona con eventi drasticamente oggettivi e sopra ad essi sentimenti intensi piacevoli e anche ludici per salire infine ad uno stato di leggerezza sognante nell’azzurro di un cielo perfetto.
Il rigore necessario ad evolvere,a crescere e a realizzarsi nel potenziale cognitivo è raffigurato dalle solide strutture portanti degli strumenti di crescita del sapere: l’abaco che appare come un pallottoliere cioè un gioco ma il gioco è l’esperienza più formante e vera per ogni uomo. E l’Autrice ELISA SPAGNOLI precisa che la gioia del conoscere richiede la pienezza variata dei colori “ una madre che educa con l’allegria” perché ogni conoscenza acquisita deve essere soprattutto un frammento di gioia in più superando il fatto mediale dello strumento e creando al suo posto gli stati d’animo e sentimenti di felicità. Come la musica non è lo strumento ma lo trascende così la GIOIA DELL’APPRENDERE attraversa e supera il rigore strumentale necessario ad acquisire i bit oggettivi e tecnici della conoscenza e l’uso degli algoritmi.
E se l’uomo è’ andato sulla luna lo ha fatto perché ha usato per millenni L ‘abaco , il semplice ma indispensabile pallottoliere che consentiva somme e sottrazioni impossibili con la numerazione romana.
Ma l’arrivo alto della visione dipinta nel quadro è un cielo ampio luminoso e sereno da incanto: l’intuizione di un infinito che avvolge dall’alto la superficie dell’intero quadro aprendo orizzonti senza limiti e creando lo spazio finale per l’esistenza della…serenità.
Se dal punto di vista formale vi si leggono elementi metafisici che ricordano ad esempio Piero della Francesca ,nei tratti più geometrizzati degli elementi figurativi ,l’emozione della vista d’insieme fornisce la misura della vera capacità espressiva della PITTRICE e una tangibile risonanza sentimentale con Lei ; perché genera una personale efficace risonanza con il senso della vita che ognuno di noi ha dentro di se’, un insieme “Inferno Purgatorio e Paradiso”ripartiti anche nel quadro e riportati in modo vivo da una visione sognante fatta di forte concretezza rappresentativa, elementi simbolici e soprattutto vibrazione emotiva . E se si guarda bene si riconosce anche un altro elemento non evidente ma significativo della sensibilità espressa dalla PITTRICE : ma lascio al visitatore scoprirlo…..
Una sorpresa così arriva come un lampo di luce che illumina , chiarisce e porta serena gioia ha chi ha il piacere di vedere questo quadro di Elisa Spagnoli , un sicuro talento da applaudire e di cui aspettare altre notevoli sorprese
2015 dott.ssa Velia Gini Bartoli
Elisa:
Elisa Spagnoli è, nella realtà, quello spirito libero che traspare dalle sue opere rivelando un mondo interiore denso di emozioni profonde . La sua formazione, come allieva di Ferruccio Mataresi, le ha fornito una notevole padronanza del linguaggio figurativo ed è proprio su queste basi che l’evoluzione della sua ricerca ha lasciato emergere, con chiarezza sempre maggiore, il valore autonomo delle forme.
Anche nelle sue opere più mature l’artista, pur usando il linguaggio dell’astrazione, conserva sempre una matrice espressionistica non separandosi quasi mai dalla realtà ma, al contrario, fornendoci spunti riconoscibili del significato originale delle forme.
I suoi paesaggi non rappresentano un luogo specifico ma più semplicemente lo evocano; così come le sue composizioni astratte, pur alludendo talvolta alla fisicità del paesaggio urbano, lo esprimono con un linguaggio interiore, un’aspirazione ad “andare oltre” che il linguaggio, da solo, non sarebbe sufficiente a spiegare.
L’esperienza di Elisa Spagnoli, certo connessa all’Astrattismo Lirico, conferma quanto i termini di astrazione e figurazione, a proposito di arte, siano ormai poco significativi poiché è solo la singola capacità creativa che ha il potere di trasformare le sensazioni in opera: artista è chi sa tradurre in forme e colori l’anima delle cose.
Quando Kandinskij scriveva, a proposito dello spirituale nell’arte: Mi sembrava che l’anima viva dei colori emettesse un richiamo musicale quando l’inflessibile volontà del pennello strappava loro una parte di vita, alludeva al fatto che il colore possiede una sonorità interiore che può essere amplificata o compressa da forme che non hanno bisogno di confini logici da individuare ma piuttosto di combinazioni armoniche che, come nella musica, esprimano liberamente sentimenti ed emozioni.
Una giovane e straordinaria artista, Elisa Spagnoli, con un “sentire” che, se da una parte lascia intravedere un misticismo laico di forte contenuto spirituale, dall’altra riesce a rappresentare una realtà filtrata e rarefatta che sottende sempre la presenza umana.
Le sue opere non hanno bisogno di spiegazioni, che in genere sono nemiche dell’arte perché … L’arte agisce sul sentimento e quindi può agire solo con il sentimento. (W.K. 1909)
Velia Gini Bartoli (novembre 2015)
2010 Dott.ssa Mariarosaria Belgiovine“ La sua creatività esalta la magia degli accostamenti cromatici , simbolicamente legati alla percezione del suo io interiore … L’emotività dei suoi equilibri tonali sottolinea e coinvolge la sua ricerca materica, frutto di studiate evoluzioni oniriche della ricerca …un’opera che ammette ogni turbamento della sua anima , con una piccola ma preziosa applicazione.La stesura deventa importante , e monocromatica, seguendo i suggerimenti della sua creatività , insistente e suggestiva…”
Maria rosaria Belgiovine
2006 Dott.re Pino Bonanno “ Artista italiana di Livorno , opera nelle diverse tecniche pittoriche ed affronta , con particolare sensibilità e grande energia cromatica , gli sviluppi creativi.
Il suo è un percorso artistico originale acquisito con passione e ragione : due elementi indispensabili per qualificare personalità e libertà espressive.
Nei suoi lavori si concentra , con autonomia e sapienza espositiva, il linguaggio della contemporaneità, utilizzando un modulo singolare , aperto e del tutto riconoscibile.
Realizza una struttura compositiva compatta con un colorismo schietto e vibrante , in equilibrio fra la narrazione e la visione gnomica.
2006 Dott.ssa cristina Olivieri “ Modulazioni cromatiche e luminose animano le opere di questa artista dando vita a tele e tavole suggestive che si fanno rappresentazione dello stesso modo di sentire.”
2003 dott.ssa Maddelena Paola Winspear “La pace è l’emersione lenta di un tenue chiarore da una materia scura,densa , color petrolio, che ricopre gran parte della tavola. E’ un filo , quindi una striscia: un orizzonte lontano.
Il linguaggio figurativo di Elisa Spagnoli si colloca saldamente nell’ambito dell’informale “classico”, di tradizione, che ella declina con facilità. Questo è un pregio dell’opera adulta di oggi ; questo potrà essere un limite ove il peso delle capacità acquisite dovesse soverchiare in futuro il desiderio della giovane autrice di rinnovarsi.
2003 dott.re Mauro Barbieri “ Il non reale nella realtà di Elisa Spagnoli” tratta dall’intervista sul periodico Arte a Livorno.”..le sue sensazioni sono libere , la fantasia non è vincolante a norme e convenzioni di alcun genere . ….E’ difficile capire le regole dalle quali prende vita il linguaggio di Elisa , ma proprio per questo ancora più affascinante…”